…avanza, accelera, progredisce, galoppa, si affretta, irrompe e scompare, vola e si invola.
Sarebbe opportuno chiedere un esame antidoping , anche se non sarà facile fargli riempire una provetta di pipì , in piena corsa.
HO FATTO UN SOGNO BUFFO.
Andavamo per boschi e tu volevi trovare a tutti i costi un abete rosso.
Io ero un liutaio e tu una Fata.
Ed ecco apparire, oltre un profondo fosso, l’abete rosso con un nido di codirosso .
Un abete grosso grosso, quasi un colosso che neppure un gigante avrebbe smosso.
Io ero un liutaio e tu una Fata , eppure non ci meritavamo una trafila così stucchevole di rime addosso.
L’ INGIURIA DEL TEMPO.
E’ una immagine spesso utilizzata.
Filosofica e poetica, sfidante e rimembrante nella presa di coscienza dell’ineluttabile.
Eppure resta una ingiuria.
Prendete stamattina…
Il tempo mi è passato accanto e mi ha dato del pirla.
IL VARO.
La madrina ha flessuosamente lanciato la bottiglia di magnum sulla immacolata fiancata della nave.
Poi il scivolamento in acqua è stato improvvisamente rinviato.
Mai visto un mare così extra dry.
14 VOVEMBRE 2021.
Oggi cade la Giornata Mondiale dei Sempre In Piedi.
Il buon senso consiglierebbe di iniziare con un ” Sarà improbabile che oggi cada…”
LE TRE PARCHE.
Cloto, la tessitrice del filo del destino degli uomini.
Lachesi, la misuratrice del filo stesso.
Atropo, colei che recideva il filo.
Tre sorelle da scarrozzare con cautela , quanto meno a Parche alternate.
I RINTOCCHI DELLE CAMPANE.
Echeggiavano ,anomali e strambi, emettendo un inequivocabile ” Dun,den “.
Il Don si è scusato prontamente con i parrocchiani , senza accampanare scuse di sorta.
CERA UNA VOLTA…
… una candela di c’era.
Per una fiaba, questo è un inizio tragicamente claudicante.
Comunque, dopo varie vicissitudini, vissero felici e contenti.
Una volta eliminato lorco, stordendolo con una mortifera privazione di apostrofo
E’ UN PLATEALE IRRITANTE AVARO.
Anche se lui ama definirsi sobrio, parco e parsimonioso .
Ricorre a deliziosi eufemismi, ma mi verrebbe voglia di prenderlo a calci nell’oculatezza.
All’altezza del culo, per essere chiari.
OCCHIO, ABBASSA LA TESTA !
Me lo ha detto quando già avevo preso la capocciata.
E un paio di bernoccoli stavano rapidamente affiorando.
” Caspita, ti avevo avvertito!” esclama lui costernato.
Non sapendo di incarnare il classico prototipo del ” temporeggiatore da bozzoli”.